OLTRE IL CONFINE DELLA MATERIA
L’artista opera all’interno dell’oggetto e dall’interno di esso guarda il mondo esterno.
Da questa posizione nasce la rottura con l’estetica codificata: nasce una nuova semantica.
Carlo Patrone è riuscito a dilatare gli spazi della conoscenza ed in una incessante successione di frammenti di sostanze, testimonia la dinamica trasmutazione della forma che modifica la fisicità del materiale.
Per lui non è più sufficiente descrivere ciò che ci appare ma è necessario dargli una sostanza. Egli cerca qualcosa di superiore alla realtà plastica: ricerca l’anima delle cose.
L’artista fa emergere dall’inconscio una soggettività sconosciuta e ne coglie il contenuto vitale nascosto. Una ricerca basata su ciò che la materia cela, come tante immagini di una evoluzione discontinua.
Patrone costruisce architetture di prigioni mentali ed il prigioniero tende ad assumere le configurazioni della sua reclusione.
Ognuno di noi vive nell’universo prigione del proprio cervello ma per l’artista ogni clausura è anche l’innesto di una rottura. Un’urgenza che vuole appropriarsi di tutte le dimensioni spaziali e di tutti gli angoli del vedere.
I suoi lavori proiettano il fruitore nei labirinti della mente e suggeriscono l’idea della possibilità di andare oltre. Una fucina alchemica in cui tutti i materiali oscillano e pulsano. Spirali che divergono per ricomporsi nel loro complementare. Codici in cui si possono leggere profili arcaici e remote scritture.
Gabbie e reti che imprigionano brandelli di pensiero. Gravitazioni di frammenti che si dispongono in una condizione di quiete apparente disvelandosi al fruitore nella luce ondulatoria e corpuscolare.
Geometrie sospese che testimoniano il non limite dell’infinito.
Percezioni come genesi di un pensiero oltre il confine della materia.
CARLO PATRONE (1929-2010).
Medico, scienziato , artista. Si è soffermato in modo particolare sul problema della materia e sulla chimica alchemica. Ha sviluppato gli aspetti spazio cosmici e fisici (tridimensionali) con rappresentazioni gravitazionali e dinamiche. Sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia ed al Quadriennale di Roma.